Questa lezione esplora il concetto del mondo tridimensionale, invitandoci a riflettere sulla sua non oggettività. La nostra percezione del mondo è influenzata da diversi fattori, tra cui il tempo e lo spazio, che cambiano nel corso della storia. Non esiste un concetto oggettivo dello spazio, ma piuttosto forme che si modificano nel tempo, in sintonia con le nostre conoscenze.
Il testo "Tempo prima dimensione dello spazio" di A. Saggio aggiunge ulteriore profondità al tema, associando i vettori al tempo:
Il tempo come prima dimensione dello spazio: In uno spazio sviluppato lungo un filo, è il tempo che ci fornisce la percezione dello spazio. Il tempo diventa quindi la prima dimensione conoscitiva, descrittiva e generativa dello spazio.
Lo spazio come intervallo percorribile.
Il punto privo di spazio e tempo: Il punto non possiede né spazio né tempo, in quanto non è percorribile. Spazio e tempo emergono solo nell'istante dell'esplosione, come ad esempio nel collasso della materia nei buchi neri.
Gerarchia dei sistemi di riferimento: Ogni sistema inferiore è contenuto da uno superiore. La percezione di oggetti tridimensionali in un mondo bidimensionale può essere illusoria, e solo attraverso la rotazione e l'intervento del tempo possiamo comprenderli.
Proiezioni dei sistemi inferiori: Da un sistema inferiore, si ha la proiezione di uno superiore, permettendoci di intuire ciò che c'è al di sopra.
Validità interna di ogni sistema di riferimento: Ogni sistema ha il proprio spazio e tempo autonomo. La percezione di distanza può variare a seconda del sistema di riferimento utilizzato, come illustrato nel caso di piegatura di un piano e la relativa percezione del tempo impiegato per attraversarlo.