Esploriamo il mondo del "what if".

Ripercorrendo il percorso:

Parliamo di un modello specifico: il foglio elettronico o spreadsheet. Qui ci sono righe e colonne, ma soprattutto celle di vario tipo. È possibile creare relazioni all'interno del foglio elettronico, collegando celle risultato e contenuto. Questo passaggio è cruciale poiché consente la creazione di modelli gerarchici, dove una cella risultato può diventare a sua volta un contenuto. In architettura, questo è significativo per gestire parametri e modelli in base a logiche deduttive (if-then) e induttive (what-if, ovvero lavorare con ipotesi).

Entriamo in un nuovo mondo, quello dei modelli, dove le informazioni sono collegate tra loro.

Ma come passiamo dal foglio elettronico al database?

Per costruire un censimento di una classe, simile a una griglia, le righe rappresentano entità e le colonne contengono campi. Nel database, un insieme di informazioni strutturate elettronicamente in un sistema informatico, si trovano entità e attributi. I database, come Spotify e Netflix, possono essere infiniti, poiché entità e attributi possono essere numerosi. Questo è il passaggio dal foglio elettronico al database, che non è limitato solo a dati testuali o numerici, ma può contenere anche immagini.

Il database è essenziale, poiché unisce informazioni numeriche e immagini vettoriali. Un esempio massivo di un database è rappresentato da Amazon.

Un sensore cruciale sugli smartphone è la geolocalizzazione. In un contesto urbano, i database diventano rilevanti grazie al GIS (Sistema informativo geografico). Questo sistema è fondamentale per gli architetti che lavorano con mappe, come evidenziato dai dati sulla diffusione del COVID in Italia rappresentati su una mappa GIS.