Il motore trainante dietro all'evoluzione dell'architettura rinascimentale è la prospettiva. Nella rivoluzione industriale, il concetto di catalizzatore è stato adottato per rappresentare la trasparenza, attraverso la quale emergono temi come l'igiene e l'astrazione. Un esempio tangibile di ciò è rappresentato da Musmeci.

Al contrario, nella terza ondata, l'interattività svolge il ruolo chiave come catalizzatore. Il computer funge da strumento principale, consentendo la creazione di modelli.

Diversi tipi di interattività si distinguono:

• Processuale: Nell'ambito del processo di progettazione, utilizziamo strumenti interattivi per esplorare scenari "what-if". La possibilità di apportare modifiche e ottenere risultati immediati caratterizza questa interattività. Questo aspetto si inserisce nel processo di progettazione, influenzandone la dinamica senza alterare la sostanza dell'architettura. Inoltre, è possibile applicare l'interattività anche ad opere già realizzate.

• Proiettiva: Si tratta di lavorare su uno strato specifico dell'architettura, rendendo alcune parti modificabili in modo interattivo. Ad esempio, è possibile prevedere elementi dell'edificio che possono essere modificati individualmente, come nel caso dei LED.

• Fisica: In questo contesto, l'edificio stesso diventa interattivo. Un esempio è rappresentato dalla torre dei venti di Toyo Ito, in cui l'edificio si modula in risposta alle variazioni climatiche.

In sintesi, l'interattività è il catalizzatore distintivo della terza ondata architettonica, offrendo nuove prospettive e modalità di interazione sia nel processo di progettazione che nell'edificio stesso.