Esploriamo il dominio dei vettori con un nuovo approccio formale. In passato, siamo stati limitati dalla mancanza di una formalizzazione per le immagini, ma successivamente abbiamo superato questo ostacolo grazie all'avvento del mondo raster. Questo salto rappresenta un avanzamento di natura logica. Inizialmente, avevamo un insieme di codici piuttosto semplici, con schermi uniformi, righe e colonne in cui ogni punto era identificato da lettere e numeri. Questo ci ha permesso di comprendere concetti come densità, risoluzione e colore. Ora applichiamo lo stesso ragionamento al mondo dei vettori.

Dopo aver familiarizzato con il sistema bitmap, ci rendiamo conto che abbiamo dedicato tempo a una soluzione limitante. Nel sistema bitmap, il risultato finale rimane sempre un bitmap, indipendentemente dalla sua origine, e si basa sui pixel.

Per ottenere una rappresentazione più veloce ed efficiente, emerge un nuovo paradigma che si discosta dai pixel: i vettori. Condividono le coordinate con i pixel, ma vengono introdotti nuovi concetti come:

La facilità di modifica di una linea, ad esempio, è evidente nel fatto che ogni entità è nominabile e può essere spostata. L'assegnazione di nomi conferisce significato, trasformando il mondo vettoriale in un contesto semantico.

Abbiamo a disposizione una convenzione, utilizzando il vettore con le coordinate.

Attraverso l'approccio vettoriale, otteniamo maggiore precisione nelle informazioni trasmesse su due dimensioni (per il momento). È possibile arricchire le informazioni con descrizioni, ad esempio "riempi con 65535.000...".

Inoltre, possiamo applicare trasformazioni intelligenti come scala, duplicazione, distorsione, modificando anche la sua natura originaria, passando ad esempio da una forma poligonale a quattro linee.