Il libro esplora il lavoro di Gehry attraverso sei verbi che delineano il suo approccio all'architettura, seguendone anche la sequenza cronologica.

ASSEMBLARE

Influenzato dalla pop art degli anni '50, Gehry applica il concetto di assemblaggio alla sua architettura. Come un artista pop, si concentra sulla comunicazione e la pubblicità, oltre a elementi più plastici. Nella creazione della sua casa, Gehry sembra assemblare materiali eterogenei come lamiere e legno, dando vita a una struttura unica che incorpora diversi elementi.

SPAZIARE

La sua architettura evolve verso spazi più ampi, dove ogni componente contribuisce a creare una relazione dinamica. Man mano che le dimensioni aumentano, ogni elemento mantiene la propria forma e individualità. L'attenzione è focalizzata sullo spazio che si genera attraverso l'interazione di queste forme.

SEPARARE

L'approccio di Gehry diventa sempre più plastico e tridimensionale, evidenziato nell'Edgemar Complex, composto da edifici separati da percorsi. Qui, Gehry utilizza azioni di taglio per separare e definire gli spazi. Questa dimensione tridimensionale contrappone chiaramente il suo pensiero a quello di Eisenman, concentrato su sviluppi bidimensionali.

FONDERE

Mentre le sue opere si distinguono all'esterno, l'attenzione è rivolta anche agli spazi interni, caratterizzati da lucernari e punti luce, creando un connubio tra estetica e funzionalità.

SLANCIARE

Gehry interpreta l'area considerando le linee di forza, una sorta di rielaborazione di Boccioni. La sua architettura si slancia verso l'esterno, manifestando collisioni di volumi che generano una dinamica spaziale notevole. Esempi tangibili sono il Guggenheim Museum e l'Auditorium della Walt Disney.

6  LIQUEFARE

Gehry crea superfici che richiamano l'andamento dell'acqua con configurazioni ondulate, conferendo un tocco fluido e dinamico alle sue opere architettoniche.