Il database, derivante dallo spreadsheet, costituisce un sistema organizzato in righe (records) e colonne (fields).

La sua potenza si manifesta attraverso la capacità di contenere informazioni di vario genere nei records, che possono rappresentare individui, oggetti come libri o voli aerei, e così via. Ogni record è equiparabile a una persona, un libro o un volo, mentre le colonne rappresentano gli attributi associati ai singoli records.

Quanto al rapporto tra il mondo dei database e quello dei fogli elettronici, pur essendo distinti, essi possono interagire, in modo tale che un "dataset" può diventare l'input per un foglio elettronico.

L'integrazione tra database e spreadsheet assume un ruolo significativo nell'architettura, poiché si è capito che il sistema, con colonne vettoriali e bitmap, può creare connessioni importanti. Da questa consapevolezza nasce il GIS (Geographic Information System), che consente di unire cartografie e analisi statistiche, gestendo dati attraverso tecnologie database.

In un contesto GIS, ad esempio, i record possono rappresentare le case, mentre i fields forniscono informazioni come la superficie. Il GIS integra dati alfanumerici e di tipo misto, consentendo, ad esempio, di identificare punti in cui il consumo di energia supera una determinata soglia, grazie alla geolocalizzazione.

Un esempio di programma che sfrutta questa integrazione è Google Earth, che, sebbene meno avanzato di un GIS, opera per layer.

In sintesi, il foglio elettronico adotta il paradigma della griglia e si configura come un sistema dinamico in cui le entità (informazioni) sono organizzate secondo uno schema ad albero. Il risultato di una relazione diventa input per ulteriori analisi, configurando un sistema ad albero basato sulla logica "what if", dove le modifiche a livello intermedio influenzano altre relazioni, come nel caso degli edifici modellati con Grasshopper.

In questa prospettiva, si evidenzia un modello dinamico con gestione delle informazioni altamente dinamica.